Valentina Barisano su Sconcerto per i diritti, “Limina”, 25 novembre 2021

Sconcerto per i diritti in scena a Bologna
Valentina Barisano, “Limina“, 25 novembre 2021
www.liminarivista.it/oltre-la-soglia/sconcerto-per-i-diritti
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A volte ci si lascia anestetizzare dalla portata dirompente di alcuni dispositivi giuridici di cui siamo premuniti. Le leggi sono pervase da una fissità che tendiamo a mandare a memoria meccanicamente, le richiamiamo in momenti di disperazione per invocare giustizia, non c’è tempo di soffermarsi sul potere retorico e poetico di certi messaggi. E invece, sul palco del DAMSLab del Dipartimento delle Arti di Bologna, le due attrici Agata Tomšič ed Emanuela Villagrossi hanno dato voce alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, mettendo in scena luci e ombre del repertorio giuridico alla base del comune accordo che gli stati membri si sono dati.
Non è facile capire quale sia il mondo da cui le due figure protagoniste di Sconcerto per i diritti provengano: entrambe le figure sembrano aliene sacerdotesse di un messaggio più umano che mai. Hanno casacche scure, dal taglio geometrico e asettico, guanti e stivali argentei da classico repertorio fantascientifico e una visiera che copre il volto illuminato da una striscia blu, che viene tolta nel momento in cui si apprestano a recitare gli articoli ponendo uno sguardo severo sul pubblico. Le vediamo interrogarsi su concetti quali Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia, fedeli alla scaletta dettata dai titoli della Carta dei diritti. Le sentiamo andare in cerca di tracce di questi diritti nel nostro presente, trovando purtroppo dei risultati sconcertanti.
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