Benedetta Bronzini su Materiale per Medea, “Ravenna&Dintorni”, 25 settembre 2025
Un’opera che oggi si rivela in tutta la sua agghiacciante attualità
Benedetta Bronzini, “Ravenna&Dintorni”, 25 settembre
Contributo di Benedetta Bronzini attorno a Materiale per Medea in occasione dell’anteprima a Ravenna il 26-27 settembre 2025 e della Tavola Rotonda Medea: Dialoghi su una riva desolata. Un dialogo tra Anja Quickert, Daniela Sacco, Azadeh Sharifi, Agata Tomšič, coordinato da Benedetta Bronzini. In collaborazione con Goethe-Institut Mailand.
“Più che mai in un momento storico come il nostro presente quest’opera di Heiner Müller si mostra in tutta la sua agghiacciante attualità. Riva abbandonata Materiale per Medea Paesaggio con Argonauti racconta il dramma e la devastazione personale e collettiva portata dalle guerre di colonizzazione. Il tema del tradimento, che dalla sfera privata invade in modo capillare la società, travolge le identità individuali (“IO, chi è IO?” si interroga la voce narrante di Paesaggio con Argonauti), e, dopo aver raggiunto il culmine nella vendetta infanticida, apre le porte ad uno scenario post-apocalittico di cui il genere umano appare come unico responsabile, senza possibilità di scampo. Qui la figura di Medea compare come una potente esplosione di violenza e una parentesi domestica, incastonata tra due paesaggi, entrambi frutto di desolanti sconfitte per il genere umano e per la natura stessa, sospesi tra presente, passato e futuro. Questo è il testo che, insieme a Leben Gundlings Friedrich von Preußen Lessings Schlaf Traum Schrei (Vita di Gundling Federico di Prussia Sonno di Lessing Sogno Urlo), risente maggiormente dell’esperienza degli sconfinati landscapes americani scoperti nel 1976, e rappresenta una cesura nella poetica mülleriana, verso la definitiva dissoluzione del testo in immagine. È proprio il paesaggio, irrimediabilmente contaminato dall’uomo, ad essere il principale protagonista della narrazione, verso un teatro dell’antropocene. Nel breve testo Die Küste der Barbaren (La costa dei Barbari) pubblicato sulla Frankfurter Rundschau poco dopo la riunificazione tedesca,Müller sottolineava ancora questo aspetto citando A coloro che verranno di Bertolt Brecht e aggiungendo: “anche tacere sugli alberi è diventato un reato…”, infatti, nel panorama di desolazione che circonda l’essere umano, ancora con le parole di Müller: “il paesaggio è destinato a sopravvivere all’individuo. Intanto attende la scomparsa dell’essere umano, che lo devasta impunemente, noncurante del futuro della propria specie.”