Materiale per Medea
- 12 ottobre 2025 . Materiale per Medea . Debutto . Festival d’Autunno, Catanzaro
- 26-27 settembre 2025 . Materiale per Medea . Anteprima . 15 anni di ErosAntEros . Artificerie Almagià . Ravenna
- 23 settembre 2025 . Materiale per Medea . Anteprima . Ogni luogo è un teatro . Vercelli
- 14-22 settembre 2025 . Materiale per Medea in residenza a Vercelli . Officina Anacoleti
- 18-27 agosto 2025 . Materiale per Medea in residenza alle Arteficerie Almagià . Ravenna
- 2-8 giugno 2025 . Materiale per Medea in residenza a Lubiana
A oltre 10 anni dal primo avvicinamento della compagnia ErosAntEros a Bertolt Brecht (prima con Sulla difficoltà di dire la verità, recentemente ripreso, e poi con Santa Giovanna dei Macelli), Agata Tomšič affronta nel suo prossimo spettacolo il drammaturgo tedesco che più di chiunque altro ha saputo prendere il suo testimone e reinventarlo attraverso i linguaggi drammaturgici contemporanei: Heiner Müller. Come Brecht, rivendicava l’esercizio della critica e del dubbio, affermava lo spazio dell’immaginazione e dell’utopia, ma lo faceva scrivendo drammi in cui la dicotomia tra mythos e logos non smette di intrecciarsi, creando dispositivi dialettici che avanzano per esplosioni, tra “forme di pensiero taglienti come ferite” ed evasioni dell’inconscio che provocano “nostalgia per una diversa condizione del mondo”. Un teatro in cui lo shock, il sogno, la crudeltà, il grido, sono strumenti attraverso i quali organizzare un’inondazione di materiali di fronte ai quali il pubblico è obbligato a operare delle scelte.
Scegliere di lavorare sui materiali da egli composti per la figura di Medea, vuole dire, però, anche affacciarsi a un mito di origini antiche: femminista, antipatriarcale, decoloniale; ancora estremante potente ed eloquente nel nostro presente. Donna, madre, dea, strega, amante, assassina, discendente del Sole e nipote della maga Circe. Ma anche migrante, straniera, barbara, schiava, richiedente asilo in fuga dalla propria terra, tradita dall’unico uomo a cui ha dato fedeltà assoluta e da lui privata di tutti i diritti.
Composta in diversi momenti tra il 1949 e il 1982, la Medea di Müller si sviluppa in tre parti:
– Riva abbandonata, situata a Strausberg, dove si svolse l’ultima battaglia con i carri armati della Seconda guerra mondiale, quartier generale dell’Armata nazionale popolare della DDR, “potrebbe essere rappresentata durante un peep-show”;
– Materiale per Medea, “stenogramma di una disputa d’onore all’ultimo stadio” tratto da Seneca, Euripide, Hans Henny Jahnn;
– Paesaggio con Argonauti, ispirata a Wasteland ed Ezra Pound, “presuppone le catastrofi che l’umanità sta attualmente preparando”.
La parola aspra, arida, violenta e poetica, politica e onirica, di Müller diventa per me simulacro di visioni sonore e visive che si aprono a molteplici interpretazioni. Come il “sogno jugoslavo”, che è per me, nata in Jugoslavia a metà degli anni ‘80, trampolino di collegamenti con la guerra fratricida che è seguita, purtroppo per nulla distante dai conflitti del nostro presente.
– Agata Tomšič / ErosAntEros
Tomšič prosegue il suo percorso di ricerca vocale-sonora, manipolando un materiale testuale estremamente difficile, vivo, scottante, radicale mettendolo in relazione con una raffinata partitura audio-luci. Per farlo si affida alla collaborazione con Matevž Kolenc, compositore, arrangiatore e produttore musicale, nominato ai Premi Ubu 2024 insieme alla band cult slovena Laibach per il progetto sonoro di Santa Giovanna dei Macelli.
Desidero sperimentare una dimensione spaziale-sonora particolare, che avvolga il pubblico e possa abitare anche luoghi di piccole dimensioni. Una scena appena visibile, capace di inserire gli ascoltatori dentro a un mondo che lascia spazio quasi esclusivamente alla potenza immaginativa dell’udito.
– Agata Tomšič / ErosAntEros
Nero-buio-assoluto e giallo-oro-Sole, saranno i protagonisti di un impianto visivo dove la luce è dosata con il contagocce per lasciare alla dimensione sonora il ruolo preponderante. Un omaggio oscuro e implicito alle opere musive ravennati, fonte d’ispirazione delle donne fatali di Klimt e dei quadri tattili di Burri, icone contemporanee dove il sacro e il profano si incontrano, come nelle origini dell’Imperatrice Teodora, come Medea proveniente dalle regioni che si affacciano sul Mar Nero. Unico altro elemento: il rosso del sangue.
testo Heiner Müller
traduzione di Saverio Vertone
per gentile concessione dell’Agenzia Danesi Tolnay
ideazione, regia, spazio Agata Tomšič / ErosAntEros
musiche e sound design Matevž Kolenc
con Agata Tomšič
costumi bàste sartoria
disegno luci Gianni Gamberini
direzione tecnica e cura degli allestimenti Vincenzo Scorza
assistente al movimento Francesca Frani Dibiase
consulenti scientifiche Benedetta Bronzini, Anja Quickert, Daniela Sacco
produzione ErosAntEros
in residenza presso Artificerie Almagià POLIS Teatro Festival, Teatro di Dioniso Officina Anacoleti #ogniluogoèunteatro
con il supporto di Internationale Heiner Müller Gesellschaft
con il patrocinio di Goethe-Institut Mailand
anteprime 23 settembre, Ogni luogo è un teatro, Vercelli; 26-27 settembre, 15 anni di ErosAntEros, Ravenna
prima nazionale 12 ottobre 2025, Festival d’Autunno, Catanzaro
durata 60 min
spettacolo consigliato ai maggiori di 14 anni