Gregor Butala su Santa Giovanna dei Macelli, “Dvenik”, 9 novembre 2024
Nel macello del capitalismo
Gregor Butala, “Dvenik”, 9 novembre 2024
https://www.dnevnik.si/kultura/oder/v-klavnici-kapitalizma-2700717/
“[…] “Abbiamo immaginato di mettere in scena Santa Giovanna dei Macelli per molti anni; nel nostro lavoro facciamo infatti spesso riferimento, tra gli altri, all’influenza di Brecht, ed è per questo che abbiamo sempre desiderato dirigere una delle sue opere”, spiega Agata Tomšič, nata a Capodistria, che ha studiato teoria delle arti dello spettacolo a Bologna, per dedicarsi col tempo alla recitazione, alla scrittura e alla regia. “Questo testo mantiene ancora un’impronta attuale, perché Brecht lo scrisse con l’intenzione di denunciare il funzionamento del sistema capitalistico in cui siamo ancora oggi intrappolati, anche se i centri di produzione si sono nel frattempo spostati in altre parti del mondo – ovvero in una situazione di crisi costante, in cui poche persone vivono in modo lussuoso a scapito dell’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali e di tutti gli altri esseri viventi”.
Ma l’allestimento non è stato semplice. “Questo spettacolo è stato scritto per un cast estremamente numeroso, impossibile da mettere in scena nelle condizioni attuali, soprattutto del sistema teatrale italiano, che non dispone di ensemble di attori fissi. D’altra parte, di solito elaboriamo i nostri progetti partendo da drammaturgie originali e molto raramente da testi preesistenti: abbiamo colto con piacere questa sfida, ma ci è voluto un po’ di tempo per trovare il modo giusto di affrontarla”. La svolta è avvenuta quando si sono resi conto che la comunità religiosa dei Cappelli neri, a cui inizialmente appartiene la protagonista (interpretata da Agata Tomšič), ricordava loro la band di culto Laibach. “È un collettivo unito da una forte ideologia, che marcia a suon di tamburi e canti – pensammo: è come se Brecht avesse scritto questi personaggi per i Laibach”, ricorda Davide Sacco. Il gruppo era pronto a collaborare: ha composto le musiche originali basate sui testi di Brecht che vengono eseguite dal vivo nello spettacolo, rappresentando allo stesso tempo i membri di questo ordine religioso sul palcoscenico, e ha anche progettato l’intero sound design. […]”