TOP

Gregor Kocijančič su Santa Giovanna dei Macelli, “Mladina”, 8 novembre 2024

La realtà riflette
Gregor Kocijančič, “Mladina”, 8 novembre 2024
https://www.mladina.si/236437/resnicnost-odseva/

“Fin dalla prima idea di mettere in scena il testo di Brecht, i creatori hanno previsto che i Cappelli neri, chiamati da Brecht Esercito della Salvezza, fossero interpretati dai membri della band Laibach, poiché la loro “estetica, l’iconografia e il gioco con i temi del totalitarismo e del capitalismo” si adattavano perfettamente alla visione dello spettacolo concepita dal duo registico ErosAntEros, racconta Agata Tomšič. Infatti, “la commistione tra politica ed estetica, o etica ed estetica, per citare Ulay, è anche caratteristica del lavoro del gruppo ErosAntEros”, precisa la regista.

[…] “Viviamo in una crisi permanente”, è convinta, “anche se i centri di produzione si sono spostati, le grandi masse lavoratrici non vivono più nell’Occidente privilegiato, e i proprietari sono più difficili da identificare, lo sfruttamento degli esseri viventi e delle risorse non è finito. E continua: “Al contrario, sono emersi nuovi cambiamenti – il riscaldamento globale, le guerre, le pandemie, la crisi energetica – che sono il risultato dello stesso ordine economico malato”.

[…] Durante la creazione dello spettacolo, Agata Tomšič ricorda di aver letto un articolo su “Der Spiegel” secondo cui “i milionari stavano leggendo Il Capitale di Karl Marx per salvare il capitalismo dalla crisi in cui si è cacciato”. “Così ho pensato che anche noi possiamo rileggere Santa Giovanna per cercare di opporci al capitalismo”. A causa di questa ambiziosa missione che si sono dati i creatori, il materiale promozionale include anche una citazione del padre della Nouvelle Vague francese, Jean-Luc Godard: “L’arte non è un riflesso della realtà, ma la realtà di questo riflesso”. Come spiega Agata Tomšič, la citazione di Godard testimonia che l’arte non è solo uno strumento per comprendere la realtà, ma anche per cambiarla. “Se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo prima immaginarlo in modo diverso”, afferma. “Questa è anche l’idea centrale del nostro teatro: la convinzione che il teatro sia ancora il luogo in cui la società presente può riflettere collettivamente sulla realtà e modificarla, attraverso il potere dell’immaginazione”. […]”