Maria Dolores Pesce su Sconcerto per i diritti, “dramma.it”, 31 ottobre 2021

Sconcerto per i diritti
Maria Dolores Pesce, “dramma.it”, 31 ottobre 2021
www.dramma.it
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È questo l’approccio, lo sguardo che con efficacia ci propone questa drammaturgia, tappa di un percorso più largo, complesso e speriamo anche sempre più condiviso, capace di evidenziare le aporie e le incongruenze che si spalancano tra il senso del diritto moderno, la sua natura, la sua stessa origine, e le sue malcerte applicazioni, o addirittura le inconsapevoli o consapevoli sue disapplicazioni, in nome spesso di quella realtà che dovrebbero invece, normandola, modificare in meglio.
Un approccio non direttamente ma profondamente politico nel senso più ampio del termine, capace cioè di andare oltre, senza peraltro oscurarle, le singole questioni e i tempi specifici, riposizionandoli però, efficacemente, entro un orizzonte di più ampia comprensione e approfondimento.
S(concerto) per i diritti è dunque uno spettacolo dal respiro profondo, che osserva da lontano, o forse da un futuro distopico, con gli occhi ingenui, nel senso che l’estetica ha dato e da a questo termine, di due non-terrestri che ritrovano su una Terra ormai abbandonata la Carta Europea dei Diritti e ne ripercorrono man mano gli articoli.
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