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Natasha Tripney su Santa Giovanna dei Macelli, Cafè Europa, 13 novembre 2024

Songs of the Stockyards: When Laibach met Brecht
Natasha Tripney, Cafè Europa, 13 novembre 2024

“[…] C’è qualcosa di intrinsecamente teatrale nelle performance dei Laibach, che sono stati coinvolti in progetti teatrali fin dagli anni Ottanta, quando hanno composto la musica per una produzione di Quartet di Heiner Müller per il Teatro Nazionale Sloveno di Lubiana. Quando in seguito incontrarono Müller a Berlino, questi propose loro di collaborare, anche se la collaborazione si concretizzò solo dopo la morte di Müller, quando produssero Wir sind das Volk (Noi siamo il popolo), sottotitolato Ein Musical aus Deutschland, basato sugli scritti di Heiner Müller. Alla luce di tutto ciò, i Laibach si adattano perfettamente a Brecht, cosa che Sacco, il cui background è musicale, e Tomšič sentivano chiaramente.

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Lo spettacolo è di incredibile impatto visivo. Tutto è nero, bianco e rosso. Il video gioca un ruolo importante nella produzione, con immagini di carcasse di animali che penzolano, nastri trasportatori di polli spennati e un tritacarne che vomita carne macinata color cremisi che riempiono lo schermo. I costumi di Arianna Fantin contribuiscono alla ricchezza visiva, con Joan inizialmente vestita con un’elegante uniforme simile a quella di Laibach, mentre Mauler si muove con un pigiama rosso fiammeggiante e una vestaglia abbinata. C’è un sacco di trama da tenere sotto controllo e un misto di quattro lingue in uso – italiano, sloveno, tedesco e inglese – oltre a una raffica di testo sullo schermo. Lo spettacolo contiene molti discorsi su azioni e scioperi, tariffe e mercati. L’esposizione arriva tramite flash di notizie, un enorme display di notizie e proiezioni di titoli di giornale, mentre Mauler conversa con i suoi compagni di merende via video. […]”