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Jelena Kontić su GAIA, “Vijesti”, 11 settembre 2023

Un avvertimento prima della catastrofe finale
Jelena Kontić, “Vijesti”, 11 settembre 2023
https://www.vijesti.me/kultura/673065/upozorenje-pred-konacnu-katastrofu

Tre fasi, tre epoche della vita sulla Terra: cosmogonia, antropocene e post-apocalisse, sono mostrate dall’opera teatrale italiana “Gaia”, che tratta dei problemi ecologici e dello stile di vita dell’uomo moderno.

Lo spettacolo “Gaia” rappresentato nella seconda serata del Festival Internazionale di Teatro Alternativo FIAT 2023 avverte di una crisi ecologica senza precedenti e di un pericolo per la Terra e l’umanità.

È la nostra ora più buia. L’umanità sta attraversando una crisi senza precedenti. La sesta estinzione di massa è in corso… Stiamo andando verso il disastro. Ogni anno un nuovo record. I soldi non si mangiano. Corriamo, corriamo, ma dove andiamo? Cosa lasciamo ai nostri figli? Nuove armi di distruzione? Ogni anno un nuovo record! I governi: non capiscono, devono ascoltare, devono cambiare, devono smettere di mentire… Dobbiamo svegliarci…

Questi sono solo alcuni dei messaggi forti con cui lo spettacolo tenta di scuotere le masse assonnate e, a giudicare dalle reazioni del pubblico del Centro culturale e informativo “Budo Tomović”, si direbbe che ci riesce, come ha notato anche la co-creatrice dello spettacolo Agata Tomšič, attrice, drammaturga e co-ideatrice dello spettacolo “Gaia”, che sul palco ha dato voce a Gaia – la Terra, come organismo.

“Sono molto contenta di come ha reagito il pubblico, l’ho sentito parte attiva e partecipante del nostro lavoro. Hanno sostenuto il ritmo della scena con i propri applausi, verso la fine ci hanno applaudito più volte a scena aperta”, ha detto Tomšič dopo lo spettacolo.

Lo spettacolo è diviso in tre fasi, tre epoche della vita sulla Terra: cosmogonia, antropocene e post-apocalisse. A partire dal caos che fu il primo, nasce “Gaia, la dea primordiale dell’inesauribile forza creatrice, potenza divina della Terra e origine della vita stessa”. Gaia è allo stesso tempo protagonista e narratrice di questo viaggio nel tempo, e Tomšič, con il suo italiano sonoro, tagliente e seducente, le dona una voce che si inserisce perfettamente nell’idea visivo-musicale complessiva.

“Stiamo mostrando le tre ere di Gaia, la dea della Terra. Nella prima parte abbiamo pensato alla creazione dell’universo e della Terra, alla vita sul pianeta, e abbiamo ricercato i vari suoni della voce interiore, profonda, della Terra”, spiega Tomšič.

E quando dal buio, dalla nebbia, dal nulla e dal disastro nasce la vita, arriva anche l’uomo, con tutto ciò che porta in sé e rivela: buono e cattivo, sempre più egoista ed amante del profitto, avido, anziché collettivo, armonico e altruista. Tutto questo è accompagnato da fantastici effetti visivi e sonori che svolgono un ruolo importante nella drammaturgia complessiva dello spettacolo.

Entrando nell’era del dominio umano, Gaia non è più sola, e quindi nemmeno sul palco. È interessante notare che il resto del team che si unisce all’attrice Tomšič questa volta viene dal Montenegro, dopo un workshop di cinque giorni durante il quale il team creativo ha lavorato con i giovani e li ha introdotti al tema e allo spettacolo. Dato che si trattava della loro seconda data, la prima fuori dall’Italia, è stato anche un ottimo indicatore per gli autori di come funziona nella pratica e nella realtà la loro idea.